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Qui riporto, i miei pensieri, le mie emozioni, cio' che nel corso della mia vita mi ha colpito e cio' che ha saputo cambiarmi, giorno dopo giorno...fino ad oggi

Ho iniziato a scrivere a 14 anni, senza un motivo particolare, mi sono svegliato una mattina d’improvviso e ho sentito il bisogno di scrivere, di esprimere e di imprimere sulla carta le mie emozioni…e cosi' ho fatto.
Spero che le mie parole possano farvi sognare ed emozionare cosi' come hanno fatto con me quando le ho scritte...
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mercoledì 27 agosto 2008

La sconfitta del cielo


Così sottile il confine fra libertà ed esistenza,
Siamo tutti spinti lungo un cammino
nota la partenza nebbiosa la meta,
Una traccia gretta inutile e perniciosa
Che nessuno è in grado di sviare.
L’obbligo è il cammino,
Chi si ferma è perduto,
Anche il vento,
in quest’esistenza priva di stasi,
Punisce la quiete ed il silenzio,
Lancia un immenso e profondo sospiro
A ricordarci la sua così perduta
E trascinata presenza.

Niente ci può sfuggire,
Nulla ci è concesso in quest’unica e
Affollata valle di lacrime
Desiderate e perse in un buio
Che è sorto all’alba di un tenue e
Fittizio nuovo giorno,
Quel dì, che il sole volle mostrarci
Ma finì per tramontare
Distrutto e consumato da una vecchiaia
E una forza avvilente e tronfia
Che ha devastato il tutto
Ed ha lasciato spazio
All’unico e grande padrone e Autore
Di questa inutile e drammatica commedia
Dalle mille comparse ed apparizioni
E dai pochi ridenti consumati attori.

Giù le maschere,
Lo spettacolo è finito,
I personaggi ci son tutti,
Si apre il sipario
E’ il momento degli applausi
Che si odranno fragorosi
Certamente oppure no;
Ma nessuno si dimentichi
Di quell’unico molteplice
Omuncolo che ci ha mostrato
Il perché in una vita
Così brevemente distesa
Sia così necessario mostrarsi
E lasciarsi scrutare, vedere
Sognare, senza neppur ricordare
Le rughe del proprio viso,
Convinti che basterà qualcun altro
A rimembrarci che siamo qui
Ora, con o senza riparo,
Decisi o meno, con voglia e coraggio
O viltà e codardia.

Ma niente
Potrà fermare l’aprirsi del cielo,
La sconfitta di una brillante luna
Alla gaudia tristezza di un sole che
Anche oggi non potrà concederci
Un ultimo, dolce, avvolgente addio.

giovedì 7 agosto 2008

Inno ad una sirena


O fresca alba che illumini nella luce del mattino
Con dolce tenerezza il mio soffice cuscino,
Rischiara la mia giornata
Ed accendi una fiaccola che mi guidi
Al principio di ogni mio cammino,
Fa che mi accompagni sorridente
Nelle fatiche di ogni giorno
E mi faccia desiderar che giunga
Ad ogni attimo un nuovo giorno,
Nella speranza di rincontrarti
E rivedere il tuo sorriso che
Con gioia e dolce tenerezza mi sostiene,
Mi consola e mi rimembra
Che comunque e sempre c’è qualcuno
Come te che mai mi abbandona,
Non mi lascia solo
E non mi fa sentir perduto,
Ma mi ricorda che son amato
Ed ancor di più voluto,
Non mi lascia in balia degli atterrimenti,
E delle sconfitte, ma mi solleva,
Mi prende e mi trasporta via,
Per mille rotte verso oceani senza fine
E terre sconosciute, per non dimenticar
La bellezza di quest’unico splendido mondo
Che per quanto grande e sconfinato,
Gira anch’esso tutto intorno a te,
E ti fa apparir ancor più bella ed affascinante
Agli occhi di un modesto mortale come me,
Che ti sogna e ti anela
nel buio di un sonno notturno,
E vive solo in attesa
di un tuo pronto e ardente ritorno,
Al suo fianco, per fuggire ancora insieme
E viver, semplicemente, dolcemente,
Soltanto uno dell’amore dell’altra.