____________________________________________________________
Qui riporto, i miei pensieri, le mie emozioni, cio' che nel corso della mia vita mi ha colpito e cio' che ha saputo cambiarmi, giorno dopo giorno...fino ad oggi

Ho iniziato a scrivere a 14 anni, senza un motivo particolare, mi sono svegliato una mattina d’improvviso e ho sentito il bisogno di scrivere, di esprimere e di imprimere sulla carta le mie emozioni…e cosi' ho fatto.
Spero che le mie parole possano farvi sognare ed emozionare cosi' come hanno fatto con me quando le ho scritte...
____________________________________________________________


lunedì 19 gennaio 2009

Ladri di anime




Nel vuoto di un buio senza spazio ne'confine
corro passo dopo passo dentro quel vicolo
per un istante cresce dentro me la speranza
mi convinco di essere al sicuro e che tutto sia finito
quando in fronte a me si staglia un muro senza fine,
sospirando ancor piu' incessantemente
contro l'immensità di un terrore che mi affonda
e stringe senza tregua i miei polmoni
annegando fatalmente il mio respiro.

In lontananza un crepitio risveglia il mio torpore
dei passi si fanno piu' veloci e vicini
Dal profondo un'ombra oscura mi raggiunge,
tetra inorridisce il mio piccolo volto,
mentre mostra soddisfatta la sua orrenda figura
distoglie l'invisibile sguardo un sol immenso istante,
un sorriso beffardo e cosciente taglia le sue gote.
Niente, nessun rumore si ode in lontananza
nulla potrebbe essere, nulla può salvarmi
oramai il mio destino e' già segnato

neppur la forza e l'impeto
di una resistenza fugace e malandrina
posson colmare quella lacuna che ha lasciato
il mio evanescente e veloce coraggio
nessuno mai avrebbe potuto pensar ad una fine così repentina.
Le pupille si dilatano, lascian spazio al terrore
le mie narici chiedon invece perdono
che possa cessar quel venefico fetore
quel penetrante lezzo che emana la figura
chiudo le mie braccia le stringo forte al petto
cerco il mio cuore ma stringo solo un involucro aperto
e privo della sua macchina motrice

Il mio tempo ormai è scaduto
il mio palpito è nelle sue mani,
il mio sangue scorre fra le sue potenti dita
lascio questo mondo con un silenzioso addio
a tutti voi altri, esseri senza vita,
ardenti sostenitori di un' inutile presenza
testimoni eterni di una fievole resistenza
fugace nei suoi atteggiamenti
e nelle sue immobili azioni.

Lascio a voi la scelta di potermi salvare
allungate la mano, piegate il terrore
perché l'anima mia possa ancora sorridere
ed il vostro cuore tornare ad amare

lunedì 12 gennaio 2009

Follia di un’eterna verità


Per noi, deboli creature e micidiali sicari
Nessuna forza o essere immortale
Potrà mai impedire l’avvento
Di questo destino beffardo e letale,
Che dona solamente sorrisi e finzione,
Per poi voltarsi e gettar,
Corpi su corpi, lacrime e lamenti
Far scorrer sangue dal cielo
Come pioggia d’un acqua sacra,
Farlo penetrar nel terreno e
Nutrir la terra, per generar fiori rigogliosi,
Che possan ricordar questo spreco di sacrifici.

Ormai, in questa stupida e triste esistenza,
Lasciar spazio a sogni e libertà,
E’ solo un’illusione, non una tangibile realtà,
Perché non è virtù di un mondo come questo,
Donar amore a chi tien un cuore pesto,
Morto, raggelato nel suo tenero candore,
Per non esser mai riuscito a lottar
E a diffonder il proprio ardore,
O magari per averlo fatto una volta sola
Sinceramente e con trasporto
Ma si è fatto inghiottir dalla gelosia
E da un odio che mai si può dir morto,
Come iene si son nutriti della sua estrema debolezza
E han lasciato solo il ricordo di una debole carezza,
Che oramai si è tramutata in mano fredda e avvizzita
Che chiede aiuto e si dispera e si aggrappa
Per far tornar la forza ed il vigore a quella dolce voce
Che è stata brutalmente azzittita.

Sol questo rimane di un mondo lesto
Nelle voglie e nei desideri,
Ma lento e irrimediabile nel nutrir i voleri
E gli ardori del suo vicino,
Perché lo vede come secondo,
e mai come un possibile primo,
Perché di ciò che è nostro non si può abusare
E non abbiam la forza e la voglia
Per ceder spazio a lasciar cadere le cose amare
E tetre che la vita ci han segnato
Ed impedir che possan ritornare
Nel futuro di un bambino appena nato.

sabato 3 gennaio 2009

Maledetto Sabato




So che questa non e' proprio una poesia, ma di questi tempi dove non si da davvero piu' il giusto valore alla vita, dove tutto sembra scontato, persino il domani, penso che queste parole siano davvero importanti....non so a voi, ma a me questa canzone ha colpito molto.


Questa notte è buia proprio come me
dentro l'auto rovesciata c'eri te
sul tuo viso tanti fili strani
mi tremano le mani

finché non ti sveglierai io resto qui
Quante storie abbiamo fatto insieme noi
stai tranquillo ne faremo ancora vuoi..?
La finestra e te riflesso al vetro
io che parlo con il cielo:
"E' il mio amico non portarlo via da me..!"


Maledetto sabato maledetto sei
maledetto idolo di una falsa libertà
a che cosa ti serve perderti se non tornerai?
Credi di volare ma è un'illusione
ci annegherai nel tuo bicchiere
fai vedere che sei più forte te sei più forte te
sei più forte te sei più forte te
sei più forte te sei più forte teeeeeeeeeeeeeeeeeee


Mentre il mondo sta cambiando senza te
piano piano il tuo silenzio sveglia me
Pagheremo cara questa svolta
pagheremo la risposta "Ma un amico quanto costa?"

Maledetto sabato maledetto sei
maledetto idolo di una falsa libertà
a che cosa ti serve perderti se non tornerai?
Credi di volare ma è un'illusione
ci annegherai nel tuo bicchiere
fai vedere che sei più forte te sei più forte te

Questa notte è buia proprio come me
sono in questa stanza bianca accanto a te
e accarezzo la tua mano piano piano piano piano.....


Maledetto sabato maledetto sei
a che cosa ti serve perderti se non tornerai?
Credi di volare ma è un'illusione
ci annegherai nel tuo bicchiere
fai vedere che sei più forte te sei più forte te
sei più forte te sei più forte te sei più forte te
sei più forte teeeeeeeeeeeeeeeeeee.

Povia