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Qui riporto, i miei pensieri, le mie emozioni, cio' che nel corso della mia vita mi ha colpito e cio' che ha saputo cambiarmi, giorno dopo giorno...fino ad oggi

Ho iniziato a scrivere a 14 anni, senza un motivo particolare, mi sono svegliato una mattina d’improvviso e ho sentito il bisogno di scrivere, di esprimere e di imprimere sulla carta le mie emozioni…e cosi' ho fatto.
Spero che le mie parole possano farvi sognare ed emozionare cosi' come hanno fatto con me quando le ho scritte...
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martedì 2 dicembre 2008

Sentieri Oscuri


Difficile descrivere
le emozioni che attraversano
L’animo in un breve istante;
Passano e volano via,
Senza che le si possa afferrare,
Ti sfiorano il cuore,
Ti attraversano la mente,
Colpiscono il più profondo
punto del tuo corpo, ormai senza vita,
E come foglie d’autunno,
Cadono inarrestabili,
Precipitano senza forza,
Senza opporre resistenza,
Come distrutte dal peso soffocante
Di un’aria priva di ossigeno,
Sgretolate da un vento,
che non lascia spazio a compromessi,
Che non conosce rivali,
Che non ammette sconfitte,
Abbandonate da una Natura,
Che le rifiuta e le rinnega
Come opera del proprio creato.

Difficile spalancar le labbra
E dar spazio a quel misero,
disperato filo di voce
Che è rimasto in corpo,
Spinger ancora più in alto,
L’ultimo spiraglio di coraggio
Che ti è rimasto addosso
E caricarlo sulle spalle.

Difficile credere che la paura,
Possa svanire con la luce del mattino,
Immaginare che un raggio di sole,
Sconfigga ogni male o nemico,
Che un arcobaleno, sia custode
Di poteri immensi e sconfinati.
La dolce carezza che un tepore può donare,
Si è tramutata in un rigido,
Duro e selvaggio schiaffo.

Difficile ammettere,
Ciò che l’occhio cieco riesce a vedere;
Nascondere un sentiero,
Ormai battuto ed appianato
Per Spazi lunghi ed indecifrabili.
Il Tempo ha eroso ogni cosa,
E gli Spigoli più duri,
Le alture più impervie,
Hanno ceduto il passo
A sconfitte e cedimenti.
Il Fiume trasporta i resti ,
Di una vita ormai passata,
E i primi pezzi di una realtà,
Ancora tutta da creare.

Difficile soffocare,
La paura ed i timori,
Le ansie ed i sussulti,
Che come iene mi deridono
E giocano con la mia sofferenza.
Mille Maschere si aggirano
Attorno a me, come volti senza faccia,
Dispersi nel buio della mia Memoria.
Solo questo è ciò che rimane,
Buio e niente altro,
Non mi resta che tacere,
E tornare nel mio antro,
Disperso fra mille rovine,
Muffa e Scorpioni,
Solo un suono riecheggia là fuori
Impossibile negare l’inevitabile,
Impossibile accettare l’incredibile.

lunedì 3 novembre 2008

Lacrime dal cielo

Silenzio...spalanco meglio gli occhi, ma e' difficile capire dove mi trovo, fisso le mie mani e non so cosa mi vogliano dire. Cerco la mia strada ma a pochi e' concesso saperla. Svelare il proprio cuore e' un potere senza fine, donarlo e farne forza per gli altri, segna l'essenza di un uomo in tutta la sua impotenza.
Vorrei poter volgere il mio sguardo verso l'orizzonte e gridare a Dio che ora so cosa devo fare, ma la mia mente vacilla di fronte l'immensità di una certezza. Potrei volare via da questo mondo e cercare la mia casa, ma la memoria mi avverte, in troppi sono partiti per mai piu' tornare, e la paura cresce dentro me e sempre piu' si fa sentire. Stringo un pugno di carta bruciata, la via che avrei potuto seguire - penso - questa volta non sara' una linea nera a decidere per me, lascio spazio al silenzio per capire se ho ancora una speranza, se e' davvero il mio cuore a battere e non il coro delle anime che alle mie spalle gridano di correre in loro aiuto, il potere e' la vera forza, la fuga la salvezza.
Lascio andare la mia mano e con essa la polvere che ormai stringeva, questo è un patto con il vento ed il mio sangue sara' il mio giuramento di fedelta'. Il tempo scorre, non posso aspettare l'arrivo di qualcuno che mi dica dove andare; il passato oramai è irraggiungibile, si fa tetro, freddo, lontano, ed un'altra strada si staglia all'orizzonte.
Una fiaccola brucia ed illumina il mio viso, unica luce nel buio della mia mente, spenta dalla resistenza di un disincanto dalle radici velenose, abbasso lo sguardo, mi arrendo ancora una volta al tuo volere, quando ad un tratto scorgo, qualcosa di nuovo, qualcosa che prima d'ora non ho mai visto. Mi avvicino nel buio, i miei passi sembrano scandire il battito del mio cuore, mi chino per vincere la mia cecita', non si muove neppure, strano che non abbia timore, volgo le mie mani per raccoglierlo, affascinato dal suo bagliore che illumina le mie tetre mani e sembra donarmi vita nuova. Ma pago il pegno della mia ingenua distrazione, ho voltato le spalle al cielo e troppo tardi comprendo il mio grave errore, il cielo d'improvviso si fa nero e fumoso, anche la luna sembra sia fuggita terrorizzata, sento un tocco colpirmi sulla schiena e penso che la mia ora ormai sia arrivata, lentamente mi volto per vedere il mio assassino, quando...sento un altro colpo, e una goccia scivola sul mio braccio, è pioggia e non ira quella che vedo scendere da lassu', ed allora nuove lacrime si mescolano a quelle del cielo, commosso testimone di quel primo uomo che seppe scacciare l'odio e la paura, per nascere nuovamente e scoprire la meraviglia di un fiore.

venerdì 3 ottobre 2008

La morte non e' niente


La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.

Henry Scott Holland


mercoledì 24 settembre 2008

Er doppiatore

Su internet dice che faccio er doppiatore,
Ah si, rispondo io, nun me ne ero accorto
Gia’ nun me va de di’ che faccio l’attore,
so’ doppiatore, nun lo dico manco morto
E poi lo sai perche’ nun lo vojo di’
Perche’ una vorta che l’ho detto manno chiesto
se doppiavo cassette farlocche o dvd
e nun me va’ de raccontatte er resto,
Pero’, mestiere mio grazie davvero,
Nun sto scherzando te lo giuro so’ sincero
Ser nun ce fossi tu la vita mia
Me la figuro monotona stantia
Magari gli stessi gesti quotidiani
Fa’ colazione, grattasse li cojoni
Ma mancherebbe quella dose di poesia
Quellaa faccia tosta gioca’ co’ la fantasia
Che poi se dici che fai l’architetto
Tutti te dicono de rifaje er tetto
Mai sia te fai scappa’ che sei dottore
Mi nonna e’ matta a papa’ je dole er core
Allora e’ mejo di’ so’ doppiatore
C’e’ chi ce crede, chi ti guarda con timore
Chi t’ha letto qualche vorta nelli titoli
Chi, mi dispiace ma preferisco i sottotitoli,
Chi te considera un attore dimezzato,
Un sorcio de sala, una specie de impiegato,
C’e’ chi e’ arrivato a di’ sei una traditore,
N’ammazza opere, un mistificatore
Ao’ e mo’ basta e che e’ tutto sto dramma,
Pure er doppiatore nun se la scorda la mamma.
Francesco Pannofino

martedì 23 settembre 2008

L'ardore di una fiamma





Vorrei poter descrivere le emozioni
Che volano leggere nella mia mente
Ed investono il mio cuore,
Trascinate dalla forza di un vento
Senza stagione che si alza freddo e
Veloce fino a sospingermi di fronte
Alla più vasta luce.

Vorrei poterti donare il mio corpo
Per un solo istante, per poterti
Mostrare la realtà come mi si svela
Attraverso l’ anima, incredibile e
Fantastica come l’inebriante carezza
Di una rosa sfiorata
Da una goccia di rugiada.

Vorrei offrirti la mia mente
E svelarti le mie fantasie,
Ogni mio pensiero, dedica o bacio,
Dall’alba al tramonto,
Alla luce del sole e al chiaro di luna,
Nei caldi giorni d’estate
E nelle gelide notti d’inverno,
In ogni condizione, sogno o realtà,
Rivolto a te, mia dolce venere delicata.

Vorrei poterti ceder i miei occhi,
Per mostrarti come mi appari ogni volta
Che ti rivedo di fronte a me,
Accecato dal bagliore che emani,
Splendida nella tua fresca bellezza,
Carica della tua sensualità,
Così forte e vibrante
Da farmi tremare d’emozione.

Vorrei poterti prestare il mio cuore
E farti vedere quanto ogni battito
Sia semplicemente un eco
Dell’amore che lo nutre e lo mantiene vivo,
Un ricordo della forza che sprigioni
E sei capace di farmi entrare nelle vene,
Ma atterro di nuovo su questa terra
Sceso da soffici nuvole
E ricordo che già lo possiedi,
Cosi' come hai fatto tuo il mio amore.

Se anche non riuscirò mai
A donarti quanto vorrei,
Se anche questa notte,
Il mio desiderio non verrà esaudito
Potrò almeno strati accanto,
Offrirti il mo calore e proteggerti
Nel silenzio della notte,
Aspettando l’alba di un altro
Splendido giorno vissuto con te,
Dentro il tuo prezioso cuore.

giovedì 18 settembre 2008

La formica rossa

Ringraziare voglio il divino
labirinto degli effetti e delle cause
per la diversità delle creature
che compongono questo singolare universo
per l’amore, che ci fa vedere gli altri
come li vede la divinità
per la notte, le sue tenebre e la sua astronomia
per il coraggio e la felicità degli altri
per la musica, misteriosa forma del tempo.

Jorge Luis Borges
(letto da Francesco Pannofino)

mercoledì 10 settembre 2008

Incubo notturno


A cavallo della notte oscura,
Chiudo nel silenzio gli occhi
Ed avverto una letal paura,
respiro d’un fiato volto lo sguardo,
Ma scorgo sol buio e niente altro.

Sale il battito del cuore,
Tento di nasconder il timore,
Ma un urlo agghiacciante
Di soprassalto lo tramuta in terrore.
Un acuto sbatter d’ali s’ode là fuori,
Fra mille striduli suoni
Si nascondon gli orrori.

Un lungo brivido gelido
Mi sale per la schiena,
Cerco di restar fermo
Per evitar di diventar cena,
Di una figura veloce verace
Che vuol dare al mio corpo
Solo un’eterna pace.

Aguzzo gli occhi,
scorgo un’uscita,
Senza far rumore,
mi muovo per il lungo corridoio,
Sperando di non dover
Dire addio alla mia vita.

Volto l’angolo,
Tiro un sospiro di sollievo,
Quando il predatore compare
Davanti ai miei occhi
Bramoso, letale e fiero;
Mi copre con il suo mantello,
Mi avvolge nell’oscurità,
lotto con aggressività,
Cerco di non perder la speranza,
Ma ogni sforzo è vano
contro la sua possanza.

Prende il sopravvento,
Si nutre del mio sangue,
Mi sazia con il suo…
Mi sento diverso,
Un essere rinato,
Come mai prima ero stato,
In un sol istante,
Sento che son più forte,
Ed adesso sorridente e affamato,
Vedo che son diventato anch’io
Una creatura della notte.

mercoledì 27 agosto 2008

La sconfitta del cielo


Così sottile il confine fra libertà ed esistenza,
Siamo tutti spinti lungo un cammino
nota la partenza nebbiosa la meta,
Una traccia gretta inutile e perniciosa
Che nessuno è in grado di sviare.
L’obbligo è il cammino,
Chi si ferma è perduto,
Anche il vento,
in quest’esistenza priva di stasi,
Punisce la quiete ed il silenzio,
Lancia un immenso e profondo sospiro
A ricordarci la sua così perduta
E trascinata presenza.

Niente ci può sfuggire,
Nulla ci è concesso in quest’unica e
Affollata valle di lacrime
Desiderate e perse in un buio
Che è sorto all’alba di un tenue e
Fittizio nuovo giorno,
Quel dì, che il sole volle mostrarci
Ma finì per tramontare
Distrutto e consumato da una vecchiaia
E una forza avvilente e tronfia
Che ha devastato il tutto
Ed ha lasciato spazio
All’unico e grande padrone e Autore
Di questa inutile e drammatica commedia
Dalle mille comparse ed apparizioni
E dai pochi ridenti consumati attori.

Giù le maschere,
Lo spettacolo è finito,
I personaggi ci son tutti,
Si apre il sipario
E’ il momento degli applausi
Che si odranno fragorosi
Certamente oppure no;
Ma nessuno si dimentichi
Di quell’unico molteplice
Omuncolo che ci ha mostrato
Il perché in una vita
Così brevemente distesa
Sia così necessario mostrarsi
E lasciarsi scrutare, vedere
Sognare, senza neppur ricordare
Le rughe del proprio viso,
Convinti che basterà qualcun altro
A rimembrarci che siamo qui
Ora, con o senza riparo,
Decisi o meno, con voglia e coraggio
O viltà e codardia.

Ma niente
Potrà fermare l’aprirsi del cielo,
La sconfitta di una brillante luna
Alla gaudia tristezza di un sole che
Anche oggi non potrà concederci
Un ultimo, dolce, avvolgente addio.

giovedì 7 agosto 2008

Inno ad una sirena


O fresca alba che illumini nella luce del mattino
Con dolce tenerezza il mio soffice cuscino,
Rischiara la mia giornata
Ed accendi una fiaccola che mi guidi
Al principio di ogni mio cammino,
Fa che mi accompagni sorridente
Nelle fatiche di ogni giorno
E mi faccia desiderar che giunga
Ad ogni attimo un nuovo giorno,
Nella speranza di rincontrarti
E rivedere il tuo sorriso che
Con gioia e dolce tenerezza mi sostiene,
Mi consola e mi rimembra
Che comunque e sempre c’è qualcuno
Come te che mai mi abbandona,
Non mi lascia solo
E non mi fa sentir perduto,
Ma mi ricorda che son amato
Ed ancor di più voluto,
Non mi lascia in balia degli atterrimenti,
E delle sconfitte, ma mi solleva,
Mi prende e mi trasporta via,
Per mille rotte verso oceani senza fine
E terre sconosciute, per non dimenticar
La bellezza di quest’unico splendido mondo
Che per quanto grande e sconfinato,
Gira anch’esso tutto intorno a te,
E ti fa apparir ancor più bella ed affascinante
Agli occhi di un modesto mortale come me,
Che ti sogna e ti anela
nel buio di un sonno notturno,
E vive solo in attesa
di un tuo pronto e ardente ritorno,
Al suo fianco, per fuggire ancora insieme
E viver, semplicemente, dolcemente,
Soltanto uno dell’amore dell’altra.

lunedì 14 luglio 2008

L’ultimo Grido (Il Grido Muto)


Nel passaggio tra tante maschere e paure,
Un buio gelido raffredda la mia anima
E trafigge il mio cuore,
Un silenzio eterno, pesante,
Mi turba e mi tormenta.
…c’è forse uscita a questo dolore?
Grida si odono in lontananza,
Dove siete, dove posso trovarvi?
Ma nessuna risposta giunge a me,
Nessuna vibrazione arriva al mio spirito!

E la speranza, unica e più grande
Arma in possesso dell’uomo,
Ormai è solo un sogno,
Che aleggia sulle teste dei più temerari.
Ormai il mio corpo,
Ferito e dolorante,
Ha perso ogni possibile guida,
Ed ora cede inerme di fronte
A quegli interminabili piccoli ostacoli,
Che la mia povera cecità,
Mi rende incapace di vedere.

Aria! Un bagliore di luce,
Forse la mia anima,
Può ancora sopravvivere,
Ma tutto è così sfocato ed irraggiungibile.
O mondo distratto ed irrazionale,
Ti dono questi miei pensieri,
Queste mie inutili illusioni.

Ma ormai il mio incubo,
E’ verso la sua fine,
Quella fine che ormai,
Attendo da lungo tempo,
Per allietare ogni mio dolore.
Addio, e che qualcuno
Possa perdonarmi,
Per ciò che non voglio sentire,
Per ciò che non riesco a comprendere,
E possa essere custode del mio corpo.

martedì 8 luglio 2008

Dentro il battito di un cuore


Vorrei poter descrivere le sensazioni del mio cuore,
comprendere i suoi palpiti e le sue improvvise corse.

Vorrei poterti guardare negli occhi e dirti che ti amo,
Ma so che l'emozione di averti li' vicino a me
Mi farebbe tremar la voce e parlare piano piano,
Nasconder il senso e la magia delle mie parole.

Vorrei poter illuminare il mio sguardo
per mostrarti i tesori che celi dentro di te,
Cosi' come appaiono ai miei occhi,
Cosi' affascinanti ed unici nella loro cosi' semplice natura.

Vorrei poterti prendere per la mano
E portarti nei viaggi della tua fantasia,
Per mondi nuovi e terre lontane,
Che con la tua mente fai volare fino a te.

Vorrei poterti stringere al mio petto
E proteggerti da ogni paura e turbamento
Ma so che non sarebbe piu' lo stesso
e nel tuo cuore ci sarebbe un mutamento

Vorrei poterti celare quel che sono veramente
E non rivelare come la forza del mio braccio
Nasconda dentro se' un animo sensibile e spaurito.
Spaventato dalla sola idea che un giorno
Tu possa andare via e portarlo via con te.

Ma basta una sola tua parola,
La dolcezza di un tuo sguardo,
Che la mia anima s'infiamma nuovamente,
Ed il mio petto balla un tango,
I nostri cuori suonano un assolo di tamburi
Cosi' semplici, unici e speciali
Noi due, cosi' puri

sabato 5 luglio 2008

Ciak!




Ciak, mamma mia che faccia ma che mattinata
Che ancora un altro po' me la sarei dormita...
Ma c'e' gente che mi aspetta
che non vede l'ora di battere il ciak.

Pensa che dolore se ci metti le dita
Ma devo concentrarmi che la scena e' partita,
Se poi non mi ricordo oppure sbaglio una battuta
Sono tutti costretti a fare un altro ciak
Ciak e ciak e passa la giornata
magari nel frattempo un'altra guerra e' cominciata...
Una ragazza e' sparita
E pure un'altra torre e' crollata

Forse proprio mentre provi un' emozione
Stai polemizzando con la produzione
Ao' e so' tre ore che aspetto,
Ci sei nel prossimo ciak

Allora tutti zitti con i propri dolori
Che un giorno dopo l'altro nascono gli amori
Dai che seno' ti distrai, pero' ti bacerei

Dai dai sbrighiamoci che c'e' la partita
A me non interessa tanto e' un guaio la mia vita
Ah si, come ti posso aiutare
Io provo a batterti un ciak,
Cosi' facciamo finta di essere da un'altra parte
Viaggiare e conquistare, fare scopa con la morte,
Sapere la verita, fregare la realta',
Puoi fare il bravo, il pazzo oppure l'assasino
Cercare di far ridere alle sette di mattino
Cacciare i guai dalla testa
Prima dell'ultimo ciak.

Spengono le luci, adesso e' ora di dormire
Son stanco al punto che sogno di non sognare,
Magari di non russare,
Dopo che battono il ciak...
Fateci addormentare,
Ci aspettano altri ciak!

Francesco Pannofino

Fantasia di un volo


Mi ridestai da quell'interminabile torpore, pensai che sarebbe stato facile volare, fuggire via da questo mondo cosi' strano e cosi' normale, lanciarmi verso quella collina vista tante volte dalla finestra della mia camera sempre troppo piccola, resa teatro di mille mie avventure fantastiche. Spalancare le ali e spiccare finalmente il volo...mi voltai di scatto, quasi a voler scacciar via d'un colpo il flusso dei miei pensieri. Che sciocco che ero, volevo crederci e la facevo facile, ma sapevo che non era cosi', rischiavo di dimenticare, di rinunciare al mio passato, alla mia vita, a cio che ero e che ero stato. Poi d'improvviso cosi' come era scomparso, il sole volle tornare a sorridere, mi sembro' che volesse tendere la sua mano verso la mia per portarmi con se' e non rischiare di farmi cadere. E cosi' capii qual era la mia decisione. I raggi si fecero piu' deboli e corti, quasi a farmi cenno di seguirli, alzai lo sguardo, aprii la finestra e guardai il cielo sopra di me. di un celeste cosi' intenso, non sembrava stanco di stendersi e ripetersi fino all'orizzonte.
Chiusi gli occhi, presi un bel respiro, dentro di me ero sereno ma sentivo il cuore battere all'impazzata, tu-tum, tu-tum, tu-tum...aria, vento, buio nei miei occhi, luce sul mio viso, tu-tum, tu-tum, tu-tum...tum.

martedì 24 giugno 2008

La dolcezza di un abbraccio


Oggi,
Il sole splende, alto,
Sopra la mia testa,
Il suo calore accarezza la mia pelle,
I raggi mi colpiscono il viso,
Dai miei occhi spalancati,
Meravigliati, cade qualche lacrima…
Ma è un sorriso a sorgere
Sul mio volto;
Anche la natura che mi circonda,
Il mondo intero gioisce,
Del gran dono di Dio, la vita.

A volte colma di dolori,
Tristezze e delusioni,
Niente può proteggere il nostro cuore,
Che dopo troppa violenza,
troppe lotte, perde la sua forza,
Non è capace di resistere.
Sono in tanti a partire,
Ma sono molti quelli che cadono
Lungo il percorso, si arrendono,
E p0chi sono quelli
Che giungono davvero a destinazione;

Allora. . .
Ognuno si prenda per mano,
Sorregga il proprio vicino,
Ed insieme, uniti in un unico abbraccio,
Infonderemo amore e coraggio
Nei nostri animi;
Potremo sconfiggere ogni odio e male,
Riempire di fiori i nostri giardini,
Allontanare nuvole dai nostri cieli,
Scacciare incubi dai nostri sogni,
Far sorgere, giorno dopo giorno,
Un sole sempre più splendente;
E quante emozioni, quanta felicità,
Potremo provare, sentire.
Il battito del nostro cuore,
Raggiungerà stadi incredibili,
Solo per una persona,
Per un sorriso, uno sguardo,
Una carezza, fino a quando,
Ci accorgeremo,
Di come non sia il sole,
Ma noi stessi, il nostro cuore,
A sorgere, a crescere sempre più
Per amore altrui,
E solo allora, in quell’istante…
La gioia Trionferà.

lunedì 9 giugno 2008

L’amore Celeste


E’ notte, solo buio attorno a me,
Ed io affacciato al mio balcone, osservo
Nel blu intenso del cielo,
Le stelle splendide nella loro semplicità,
Mi sono vicine, mi accompagnano,
In questi momenti così profondi,
e perdutamente infiniti.

Il mio cuore, ora,
Senza te al suo fianco,
E’ docile e sofferente.
Questo mio cuore, che
Pur sembrando piccolo
A tanti poveri ciechi,
invece appare immenso,
a puri e sinceri,
questo mio piccolo grande cuore,
Che pur essendo una goccia di ruscello,
Ha in sé l’immensità dell’oceano.
Ed in questo momento più che mai
Ha bisogno di una sola cosa,
L’unica che gli possa dare la vita…
L’amore.

Quell’amore,
Così speciale, così unico,
Che solo un tuo bacio può infondere,
Quella felicità,
Che solo un tuo sorriso,
Così semplice ed innocente può dare.
Te, angelo del paradiso,
Cometa tra le stelle,
Hai colpito il mio animo,
Catturato il mio cuore
Che ormai non può più sfuggirti.

Ed io ti prometto,
In nome dell’amore celeste,
Quello intenso, speciale,
Come solo quello di due giovani
Può essere, così puro,
Che niente può avere,
quell’amore che ci fa piangere
Per un sorriso, che ci fa passare
Notti insonni per un tenero gesto,
Che sono qui per te,
Che non ti sono mai lontano,
E ti tengo stretta a me
In ogni momento.
Perché io umile mortale,
Di fronte a te mia bellissima Venere,
Non posso niente.
E nella mia mente,
Vago per spazi immensi,
Assorto nella mia malinconia,
Nella speranza di poter ancora,
Vederti, baciarti,
godere di un tuo sguardo,
Perché solo così,
In un sol istante, magicamente,
Tornerò a vivere e volare.
Ti Amo Stella mia


venerdì 30 maggio 2008

Perche'


Un universo intero,
una semplice domanda per alcuni,
Un Eco che risuona,
Per l’eternità.
La sua fine,
E’ difficile da stabilire.
La mia invece,
E’ sempre più chiara e nitida.

Tremo nelle mie membra.
Brucio dentro di me.
Questo è l’ultima dichiarazione,
Di un essere vivente. . .
sempre meno uomo,
Senza un passato,
Con un presente da definire,
E con un futuro già cancellato.
L’uomo che ha come unica compagna
La sua ombra.
Qui giace la mia vita,
E la fine della mia dignità.

mercoledì 14 maggio 2008

La Ballata del Deserto


Vorrei poter fuggire da questa gabbia senza confini,
vorrei poter scappare e correre oltre questi immensi giardini,
pieni di erba marcita e rami rinsecchiti,
fatti di troppi silenzi e sorrisi azzittiti,

Vorrei poter vedere oltre quella collina e scoprire la luce che cela,
vorrei poter vedere lo splendore che essa anela
fra i suoi pendii cosi' scoscesi ed infiniti,
che lascian solo spazio a vaghi sogni, nati d'un tratto e poi svaniti.

Vorrei poter cogliere il profumo di una rosa
O anche la meraviglia di un'ape che su essa si posa,
Ma sol deserto e desolazione si stendono intorno a me
ed anche la speranza ormai grida che piu' non c'è.

Vorrei alzar lo sguardo e sentire quel tepore,
quella luce vigorosa che solo il sole puo' donare con onore,
ma nubi e spazi tetri scendono su questa steppa
e nemmeno una piccola torcia mi e' concessa nella tappa
di questo mio lungo e tortuoso cammino
In cui non e' possibile goder della compagnia di un amico vicino.

Non mi resta che riprendere il passo,
non lasciar spazio ai miei pensieri

che ora piu' che mai mi sembran quelli di ieri,
o forse di un mese fa, qui il tempo e' cosi' oscuro
che sembra stagliarsi in fronte a me come un muro
alto e robusto senza mai finire
fin quando un giorno decidera' di crollare,
potra' schiacciarmi e lasciarmi finalmente...morire.

lunedì 28 aprile 2008

Cuore Di Pietra


La solitudine sovrasta la mia anima,
Il silenzio prevale per spazi infiniti,
Risuona solo dentro me,
Il battito imperterrito del mio cuore,
Fra le pareti invisibili,
Di questa stanza buia.

Tanti i pensieri per la mente,
Poche le parole per esprimerli,
Troppa la delusione del mio cuore,
Infinite le domande,
Che invadono il mio animo,
Triste, abbattuto, tormentato,
Immenso l’amore che vorrei donare. . .
Ma manca una guida,
Per il Mio cammino,
Non sono pronto ancora.
Troppo ingenuo è il mo, animo,
E sono tante le trappole,
Che non conosco,
In cui potrei cadere.
Questo mondo,
Mi è ancora sconosciuto.
Forse lo sarà per troppo tempo.
Non gli appartengo.
Chissà se mi vuole. . .
Questo dubbio mi lacera.

Osservo la sua realtà,
Ogni giorno,
Ed ancora provo sgomento,
Il mio respiro,
Si fa sempre più profondo,
Lo sconforto sconfina,
In un pozzo senza fondo.

Il mio caldo cuore,
Si fa di ghiaccio,
Vedendo gli altri di pietra.
Prevale l’egoismo Qui,
Non il saper donare,
L’odio. . .
Non l’amore.
E chissà ancora,
Se qualcuno guarda dentro sé.
Se qualcuno,
Capisce l’importanza,
Di guardare,
Attraverso gli occhi di una persona,
Scoprire il mondo che celano.

Uno specchio a volte,
Mostra qualcosa di più,
Di un semplice riflesso.
Ed io sono disposto a scoprirlo.
Certo, forse dovrò ancora aspettare.
Cosa. . . non lo so con precisione,
Ma una sola emozione,
In questo momento,
Prova il mio Cuore. . .
La Speranza.

La speranza che le mie aspettative,
Non siano vane,
Che le persone,
Non siano così insensibili,
Che il mondo,
Sia più di quel che vuole sembrare,
Che dentro ognuno di noi,
La nube dell’indifferenza,
Possa svanire,
Per permettere ad un cuore,
Di ardere d’amore.
Che dietro di me,
Ci sia una folla,
Pronta ad aprire il cuore,
Che abbia i miei stessi sentimenti,
Ed una pazza, cieca,
Irresistibile voglia di amare.

mercoledì 16 aprile 2008

Smarrimento


E’ notte, e sono ancora sveglio,
Il tempo scorre inesorabilmente,
Le lancette corrono inarrestabili.
Ed anche questa volta,
Non riesco a dormire,
Da tempo oramai. . .
E’ impossibile per me,
Ora che so,
Ritrovare quella quiete,
Che un tempo regnava trionfante,
Fra i miei pensieri
Ora predominano solo,
La paura, gli incubi.

Dove prima sorgeva,
Un disteso luminoso arcobaleno,
Ora tutto è tempesta,
Fa freddo, il cuore gela di dolore,
L’anima perde quel suo respiro,
Così forte, ma anche così lieve, dolce.
Ed il mio corpo, la mia mente vagano. . .
Alla disperata ricerca,
Di quel calore,
Che un abbraccio può dare,
Di quella sensazione,
Di pace, serenità,
Che solo l’amore è capace di donare.

Ma tutto si dissolve;
In una grande ed unica Nube Nera.
Ormai è tardi,
Forse ha già preso il sopravvento,
E così, è inutile tentare,
Di rimediare al passato.
Per ciò che è stato detto o fatto,
Ormai non c’è più soluzione.

Ed io. . .
Io sono disperso,
Smarrito in un mondo,
Che non riconosco più come il mio.
Chissà dove mi trovo ora?
Forse riuscirò a trovare,
La via che mi riporterà a casa,
Al mio Focolare; ed allora. . .
In quel momento,
In un sol istante,
Dalla tristezza,
Risorgerà la gioia,
Il buio, ritornerà luminosità.
E nel mio cuore. . .
Risplenderà un raggio di sole.

Ma la mia mente è ancora qui,
Ed ormai la speranza,
Mi sta abbandonando.
Ma scorgo,
In un universo di tenebre,
Uno spiraglio di Luce.

Continuo a camminare,
Lottando per non mostrare la fatica,
E so che un giorno riuscirò,
Ad impadronirmi di nuovo,
Di ciò che è volato via,
Che è scivolato,
Dalle mie insensibili dita,
Senza che me ne rendessi conto.
Ma che adesso,
Diventa indispensabile,
Per poter continuare.

Davanti a me,
Si apre un’aspra e lunga salita,
E chissà cosa mi riserverà il futuro?
Solo questo so,
Ciò che sono stato, ciò che sono,
Cosa mi è accaduto,
Ma ancora devo comprendere,
Cosa mi sta accadendo.

sabato 5 aprile 2008

Mio Unico Pensiero


Ed ancora,
Vedo davanti a me,
Il tuo viso,
Sento sotto le mie dita,
La tua pelle liscia,
Sono accecato dal Bagliore,
Dei tuoi occhi.
E non mi stanco mai,
Di fuggire con le mie fantasie;
Ho voglia di perdermi,
Vedere e rivedere,
Ancora una volta,
Quelle immagini,
Vivere e rivivere,
Quelle situazioni,
Quei momenti,
Così brevi, ma. . .
Allo stesso tempo,
Così infiniti,
Così preziosi,
Da sentire il dovere,
Da racchiuderli, conservarli,
Nel proprio cuore,
E lottare. . .
Perché non scompaiano mai.

E non riesco ad aspettare,
Il giorno seguente,
Per poterli trascorrere
Di nuovo, insieme a te,
Ormai sono come l’Ossigeno. . .
Non si può vivere senza Ossigeno.

Ed adesso chiedo a me stesso,
Come, come potevo,
Vivere senza averti
Ancora incontrato;
Provo a ricordare,
I miei sentimenti di allora,
La mia agitazione,
Nella così affannata,
Ricerca dell’anima Gemella,
Che ormai credevo,
Così impossibile da trovare,
Ed invece. . .
Ora è qui davanti a me.

E la cosa più bella,
Lo splendore di questo,
E’ che siamo così uguali,
Ma allo stesso tempo per me,
Tu sei ancora un mistero,
Tutto da svelare,
Una porta da aprire,
Un mondo da esplorare.
Ed ora in me. . .
Trovo solo pace, serenità
E tanta voglia di stringerti.
Tutto mi sembra un sogno,
Impossibile poterci credere,
Ma invece è la realtà,
E se non lo fosse?
Allora vi prego non svegliatemi,
Non voglio svegliarmi,
Abbiate un altro po’ di pazienza,
Lasciatemi ancora,
Pochi minuti, qualche secondo,
Perché possa ancora vivere,
Ciò che ogni persona,
Cerca nella propria vita,
Felicità, spensieratezza,
Pure e semplici.

Lo so,
Forse i miei pensieri,
Sono troppo grandi,
O forse,
Mi sto dilungando,
Queste. . .
Dovevano essere due parole,
Ma come si fa,
A rinchiudere dei sentimenti
In poche righe.
Ma in ogni caso so,
Che le mie parole,
Per quante ne esprima,
Non saranno mai sufficienti,
A dimostrare. . .
Ciò che provo per te.

venerdì 28 marzo 2008

Incomprensione

E così sono qui,
Ancora una volta,
Ma Questa volta non dirò niente.
Oramai ho capito.
Ci sono troppe cose da dire,
Troppe poche orecchie,
Disposte ad ascoltare,
Troppi errori a cui rimediare,
Ed un tempo. . .
Infinitamente troppo breve,
Di cui poter usufruire.

E così sono qui,
Ancora una volta,
Il tempo scorre inarrestabile,
Ed io non ho ancora
Capito niente.
Sono ancora tanti i dubbi
Che mi logorano,
Troppi per la verità,
E la mia mente,
E’ sempre più annebbiata.
Ormai le domande
Travolgono le risposte,
Che a questo punto non rimangono che
Una manciata.

E così sono qui,
Ancora una volta,
Ed ancora non riesco a capire cos’è. . .
Cos’è questo peso,
Che grava sul mio cuore.
Aiuto! Sto soffocando!
Non riesco a respirare!
Ma nessuno può più udirmi;
Sono solo in questo cammino,
Così lungo tortuoso,
Duro da percorrere.

Ma un giorno,
Non troppo lontano spero,
Lo so che raggiungerò
La sua fine,
Riuscirò a terminarlo,
Ma solo. . .
Per poterne iniziare uno nuovo,
Magari più ricco di felicità,
E più carente di tristezza.

Ed intanto vado avanti, arrancando,
E vedo le mie parole volare via,
Forse alla disperata ricerca,
Di una risposta,
O forse solo impegnate
Nel folle tentativo,
Di raggiungere la libertà,
Una via d’uscita.

Ma temo. . .
Che oramai abbiano compreso,
La loro così futile importanza,
Poiché, ecco che sono giunte,
Con così gran fatica,
Al nostro cuore,
Che già devono abbandonarlo,
Per tornare in mezzo al nulla,
Solo in attesa di essere accolte,
Ancora una volta,
Solo una volta,
Anche per pochi secondi,
Da qualcuno,
Che le possa comprendere.

sabato 22 marzo 2008

Pensieri dal Cuore


Il cielo è di un blu più intenso che mai,
Il silenzio regna intorno a me,
La notte è calda,
Come una coperta che ti avvolge,
Sempre disposta,
Ad accogliere i tuoi pensieri,
Come una tenera amica.

Volgo lo sguardo verso l’alto,
Vedo tanti Diamanti, Zaffiri,
Gioielli di ogni tipo. . .
Osservo le stelle
E vedo un arco,
Come quello di Cupido,
Che ha trafitto il mio cuore,
Vedo un numero, sette,
Come le vite che sacrificherei per te.

Vedo una grande luce. . .
La Luna,
Come i tuoi occhi, il tuo sguardo,
Unico inimitabile grande faro,
Sui miei sentimenti,

Il cielo è sereno,
Scorgo una nuvola,
In lontananza,
Quella dove vola
La mia anima leggera,
Perché spensierata, giovane,
Ma sopratutto innamorata.

Vedo, in lontananza
Due stelle vicine,
Come due anime inseparabili,
Come due cuori pronti a fondersi
Per formarne uno solo.

Non lo so. . .
Forse la fantasia,
Mi ha trasportato via,
Ma in realtà, non la mente,
Ma è stato il cuore a parlare,

E se questo,
E’ stato solo un sogno. . .
Va bene, si dice
Che i Sogni siano Desideri.

Allora vi prego,
Dovete scusarmi,
Vi devo lasciare,
Sono alla ricerca. . .
Di una stella cadente,
Che possa raccogliere
Questa mia speranza,
e farla diventare Realtà.

martedì 11 marzo 2008

Storia di un Amicizia

Un’amicizia
Unica nel suo genere
Rara nella sua bellezza,
Può essere un appiglio,
Indispensabile, vitale
Un opinione comune, unisona,
Due sguardi. . .
Che ne intendono uno solo.

L’amicizia sono,
Due isole che si incontrano,
Si legano, e diventano inseparabili.
Com’è il proverbio. . .
Chi trova un amico trova un tesoro?
No. Questo è soltanto il principio,
un amico non lo può essere.
I tesori si estinguono,
Perdono valore, scompaiono,
Si perdono, svaniscono.

L’amicizia. . .
La vera amicizia,
Quella no. . .mai.
E’ un contratto inscindibile,
E’ un patto di sangue,
E’ una promessa,
Viva nel proprio cuore.

E se uno dimentica,
Vuole dimenticare,
Svaluta o non si rende conto,
Del valore di ciò che ha. . .
E’ lì, nel momento del bisogno,
Che l’amicizia,
Esce allo scoperto dalle tenebre,
E mostra tutto il suo splendore.
L’infrangibilità,
Il suo essere immune ad ogni cosa.

Nell’amicizia,
In questo legame,
Non vi sono strade,
Né percorsi, né sentieri,
Vi è solo un’unica retta via
Percorsa da due persone,
E se uno dei due,
E’ in procinto di cadere,
Di rimanere indietro,
Di cambiare strada,
E nascono dolori o discordie…
la risposta è,
Non lasciarlo permettere!

Perché se un amico cade,
E’ come se cadessimo noi stessi,
Perché si è una persona sola,
Ma gli ostacoli quando si è in due,
Sono più facili, non si può cadere.

E così. . .
Grazie ad una vera amicizia,
Si riuscirà ad andare avanti,
Senza intoppi,
Con un sorriso vivo in volto;
E un amico. . .
O se preferite un tesoro,
Al proprio fianco.

venerdì 7 marzo 2008

Lo Stesso Sangue

Una famiglia,
Due persone, unite
Da un legame inseparabile:
La Fratellanza.
L’uno guarda l’altra,
E vede se stesso,
I propri progetti,
Desideri, principi.
E’ come. . .
Vedersi allo specchio.

Eppure. . .
E’ come se,
Ad ognuno di essi,
Mancasse qualcosa
Senza l’altro.
Sono in due,
Ma è come se fossero,
Un unico essere,
Sono lo stesso sangue.
Si completano a vicenda,
Ognuno colma,
Le lacune dell’altro. . .
Ma la rarità,
La straordinarietà
Di questo rapporto,
Sta solo nella sua sincerità
E spontaneità,
Che va oltre ogni cosa,
Ogni litigio, pregiudizio.
O egoismo,
Vi è soltanto il bene
Puro e semplice,
E non vi sono incomprensioni.

Per chi prova freddo,
C’è pronta,
Una coperta che lo avvolge,
Per chi si sente solo,
Per chi. . .
Ha bisogno di sfogarsi,
C’è un orecchio teso,
Pronto ad ascoltare.
Soltanto perché. . .
Sono Fratelli!

Ed è il dono più grande,
Che Dio possa mai offrire.
Ed è per questo che,
Auguro al mondo intero,
Di avere la stessa opportunità.

L’opportunità,
Di non dover cercare,
L’anima gemella
Per un tempo infinito,
Ma di poterla avere accanto,
Fin dalla nascita,
Fin dal primo momento,
in cui si è nati,
Per tutto il corso,
Della propria vita.

sabato 1 marzo 2008

Emozione

L’amore,
Che cosa incredibile,
Questione incomprensibile:
E’ il cuore che comanda,
la mente è libera,
il corpo vola, è leggero,
fluttua nell’aria.

Quanto amore. . .
Vi può essere in una coppia,
O vi potrebbe essere,
Tanto da colmare
L’odio e lo sfogo,
Del mondo intero.

Spesso però, il corso della vita,
Prende un’altra strada,
E l’amore sbocciato,
Come una rosa in primavera,
Ora si appassisce,
E la solitudine. . .
Prende il sopravvento.

Ci si ritrova soli,
Con un dolore dentro,
Lancinante,
Che sembra interminabile.
Ma non per questo,
Bisogna chiudersi!

Si deve continuare
Ad amare, perché,
Altrimenti. . .
Si rischia di cambiare,
Si gela dentro,
Ed il nostro cuore
Così si ferma.

Per questo è necessario amare,
Perdersi per amore,
Nutrirsi di esso,
Fare in modo che,
sia parte di noi stessi.

Questo è ciò che posso dire,
Certo non ho le risposte,
A tutte le domande,
Ma so una cosa:
Vivere,
senza aver amato,
e come non aver mai vissuto,

Perciò. . .
Non lasciate
Cedere quell’amore,
Ma lottate,
Perché rimanga
Indissolubile ed eterno.

mercoledì 20 febbraio 2008

Luce di Vita

Durante tutta una vita,
O almeno quello che sembra,
Mi sono sempre sentito
Protetto, al sicuro,
Convinto che. . .
Non si possa sbagliare
Al tuo fianco,
E che Tu non possa errare.

Tu che sai tutto,
Che hai la risposta
Ad ogni domanda,
Tu che mi consoli
Se mi vedi triste,
Tu che mi aiuti a rialzarmi,
Se sono abbattuto,
Tu che ti offri come appoggio,
Per non farmi più cadere. . .

Tu che con una sola frase
Saresti capace di risolvere
Il più grande
Di tutti i problemi,
Tu che daresti,
La tua vita in dono,
Per salvare la mia,
Da un futuro oscuro,
Incerto. . .

Tu che ogni giorno,
Ogni ora,
Ogni minuto,
Della tua vita,
Dal momento,
Della mia nascita
Non hai fatto altro
Che dedicare,
I tuoi pensieri a me.
Ora io non so come
Ripagarti di tutto questo,
E rimango abbagliato da quanto,
Tu sia stata e sei capace
Di fare per me.
Ma adesso solo una frase,
Mi suggerisce il cuore:
“Ti voglio bene Mamma”,
Più di quanto tu creda,
Più di quanto te ne dimostri,

E non so altro che offrirti,
Il più grande Grazie
Che si possa mai
Urlare al mondo Intero.
Grazie Mamma.

lunedì 11 febbraio 2008

Il Dono

Aiuto!
Quanto potere,
Quanta forza in una sola parola,
Dura così poco
A pronunciarla,
Ad udirla,
Eppure il suo significato
E’ intenso,
Quanto una vita intera.

Quante volte ci capita,
Di chiedere aiuto!
Di aver bisogno solo,
Di una parola di conforto,
Una spalla su cui piangere,
Una mano a cui aggrapparsi,
Un amico con cui sfogarsi. . .

Di aver bisogno solo di. . .
Non si sa con precisione cosa,
Ma che ci sembra indispensabile,
Per potercela fare,
Per superare quel momento,
Interminabile.

Eppure. . .
Più si va avanti,
Più si voltano spalle,
Ci si tira indietro,
Si rifiuta,
Di porgere quel gesto,
Così umano,
Che ci distingue
Da tutto il creato. . .

La capacità di aiutarsi,
di non pensare
Solo a se stessi,
Rinunciare all’egoismo,
All’arroganza,
Ma solo dedicarsi agli altri.

E così. . .
E’ con queste parole,
Che io porgo la mia mano
Per raccogliere un amico caduto,
Per aiutarlo a rialzarsi,
A continuare ad andare avanti,
Attendendo,
Con un cuore colmo di speranza,
Dio veder una mano,
Affianco alla mia,
Che mi possa aiutare. . .

domenica 10 febbraio 2008

Rinascere

Smarrirsi,
Perdere quella retta via,
Tanto difficile da percorrere,
E mantenere in vita.
A chiunque può succedere!
A chiunque può capitare,
Di non saperla mai più ritrovare.

E così il tempo passa,
e niente migliora,
Tutto ormai sembra perduto,
Quando ecco che. . .
Qualcuno ci viene incontro,
Non la conosciamo,
Eppure. . .

E’ come se avessimo
Passato una vita assieme a lei,
Ci porge la sua mano,
Ci accompagna
Per le strade buie della vita,
Ci aiuta a rialzarci,
Da una caduta durata una vita,

E allora finalmente,
Quel precipizio,
Che oramai era inevitabile,
Ora ci sembra più lontano che mai.
Ma sappiamo che in realtà,
E’ sempre lì, davanti a noi,

Potremo sempre,
Precipitare di nuovo.
Ma finché ci sarà lei
Al nostro fianco
Niente ci sembrerà
Impossibile da realizzare

Ed ecco che solo ora,
Comprendiamo,
Quanto sono importanti,
La vita, l’amore,
E alziamo gli occhi al cielo,
Ringraziando Dio.

Tutto è come un sogno,
Dal quale
Non ci vorremmo più svegliare,
Ogni cosa apparirà incredibile,
E ci sembrerà. . .
Che tutto quello che è successo
Alle spalle di quel momento,
Non sia mai accaduto
E finalmente potremo
Iniziare una nuova vita.

sabato 9 febbraio 2008

Libertà



Poter volare,
Volare via,
Abbandonare ciò che ci soffoca,
non pensare a nulla,
Essere liberi,
Forse è solo un’illusione…

A volte non ce la facciamo
Siamo troppo abbattuti
Un muro ci grava addosso,
Un muro indefinibile,
Che non ha spazio,
Che non ha mura,
Che non ha odore,
Ma pesa, sul nostro cuore,
Sui nostri sentimenti,
E a volte ci sembra di non farcela…

Io non ho una soluzione,
Ma l’unico consiglio che posso dare
E’ di non rinunciare
Non lasciarsi andare,
Lottare continuamente,
Perché se si ha fede,
In fondo a quel Tunnel c’è la Luce;
Quella luce tanto desiderata,
E mai ottenuta…

Ed ora, che si è giunti ad essa,
Ci si sente disorientati, ma leggeri
E finalmente,
Potremo guardare avanti,
Volgendo un sorriso all’orizzonte,
Senza sperare,
Che domani sia un bel giorno,
Ma essendone certi.

venerdì 8 febbraio 2008

Sospiro



Vivere, emozione intensa,
mondo di libertà,
e di occasioni:
occasione per amare,
occasione per rimediare,
occasione per. . .

Ma quanto può durare?
Forse è solo un sogno,
Troppo bello per essere vero,
Troppo orribile per poterci credere,
Ma tra poco ci sveglieremo.

Ed ecco che oramai, all’improvviso,
Come dal nulla, è troppo tardi,
Non c’è più tempo per pensare,
per progettare;
e così bisogna dimenticare
i nostri progetti,
dirgli addio. . .

Che altro ci resta da dire,
avrei voluto fare questo,
Mi sarebbe piaciuto fare quest’altro
Non ci rimane altro che sperare,
Sperare di avere un’altra vita,
un’altra possibilità,
Sperare. . .

giovedì 7 febbraio 2008

Parole


Parole inutili
scorrono nell’aria, ogni giorno,
senza che nessuno le possa fermare,
possa evitare questo spreco di tempo;
E poi tentare di passare oltre,
scavalcare questa barriera
creata dall’uomo per sfuggire alle proprie colpe,
ai propri problemi,
alla propria vita,
per poi non riconoscere la realtà.

mercoledì 6 febbraio 2008