Sento freddo.
La luce si fa tenue,in questa lenta ed inarrestabile danza vedo il buio avvolgerla con la sua forza e predominare. Il dolore tagliente ed invisibile come una lama di cristallo mi colpisce e mortifica i miei muscoli ed il gelo penetra ancor piu' nelle ossa.
L'ossigeno sta per finire, mi resta poco tempo. In questo immenso universo le lacrime si mescolano alla linfa salata e mortale che mi circonda. Spalanco gli occhi ancora una volta, cercando di trattenere la disperazione, sono alla ricerca di quell'ultima speranza che ancor prima di me ha raggiunto il nero abisso. Oramai e' finita, non c'è piu' niente da fare. Lascio entrare l'acqua nei polmoni, lascio spazio al tempo, spazio all'eternita' che proseguira' il cammino dell'esistenza senza di me. E pensare che ho sempre creduto che questo momento nella sua innegabile realta' non sarebbe mai giunto, ho sempre visto il mio futuro davanti ai miei occhi, ho visto la morte giungere come una fata dolce e luminosa cogliermi in eta' avanzata nel mio letto, prendermi fra le sue candide braccia e trasportarmi verso il suo mondo magico ed incantato, ed ora davanti a me vedo solo una triste e consunta signora dagli abiti laceri ed il sorriso mascherato, quasi a volermi spingere a riportare alla mente quella errata previsione quasi a volermi mostrare come stanno in realta' le cose e come sono sempre state. Da' una occhiata alla sua clessidra e' tempo di andare, mi prende per mano, mi lascio cullare. E' cosi' dolce questa fredda sensazione.
1 commento:
E finalmente trovo un attimo di respiro per riapprodare sul tuo blog appena aggiunto ai preferiti. Che dire? Ci evolviamo qui, eh? Che temi cupi ultimamente... Ma fa bene affrontare le negatività per riuscire a gioire ancora di più delle cose positive. Mi piacciono le tue parole perchè sono pure e sincere. Se citi di nuovo Povia verrai automaticamente cancellato dai preferiti. é una minaccia, sì. Bacetto.
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