non avevo gli occhi chiusi eppure
sapevo che non era reale
Ti tenevo la mano ma un pericolo non
c'era
Ho deciso di stringerla per sentire se
era vera
Correvamo veloci il tempo peggiorava
Non capivo che ero io e non il cielo
che cambiava
La clessidra correva ma dentro me non
c'era alcuna fretta
non si può fuggire solo per paura di
vedersela brutta
Per dimenticare di aver perso quanto si
credeva d'avere
ma che in fondo forse, si doveva ancora
trovare
Non credo i sogni siano di materia
oscura o di magia
Sono solo noi stessi, fatti della
nostra paura e dell'allegria
Quella piccola ed imprendibile volpe
che sorride beffarda
Si mostra tutta impettita per poi farsi
rincorrere e deriderci spavalda
I nostri desideri e pensieri non
possiamo rifiutarli
Li infiliamo nel cassetto di quegli
improbabili e fantasiosi tarli
che assediano e e attraversano fugaci
la nostra mente
Solo per distoglierci e non farci
concluder niente
Quasi che fossero meno credibili al
nostro dir che non esistono
Ma ogni verità non può svanire ad un
battito di ciglia
Ha con sé la forza del desiderio,
l'innocenza della meraviglia
La mappa di ogni cammino, la chiave di
ogni porta che si può varcare
E si sa' che ad una partita con il
banco non si può far altro che bluffare
Sperare di esser attori così bravi al
punto che si lasci ingannare
Perchè per questa breve partita la
nostra mano l'abbiamo già giocata
E sappiamo che oramai non si può
tirare indietro la nostra puntata
E' lì sul tavolo proprio davanti a
noi, non ci resta che aspettare
E se anche questa volta perderemo non
importa
Ci basta chiudere gli occhi e tornare a
sognare
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